Matteo Piano 8 febbraio 2016 10 commenti

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Tre lunedì fa esattamente a quest’ora mi sentivo abbattuto.

C’è uno strano susseguirsi di eventi nella vita di ognuno di noi, molto strano a volte. E più uno provi a capire il perché certe cose accadano in determinati momenti, meno ci riesce. L’imprevisto, piacevole o meno che sia, accade. Il bello è che quando avviene, siamo consapevoli che sia un qualcosa di inatteso ma vorremmo capire immediatamente tutto e sapere cosa fare. Se inizi a vivere “l’imprevisto” ci entri in contatto e smetterai di usare il tempo a volere risolvere tutto.

Se penso a 21 giorni fa le emozioni che ho vissuto ieri forse sarebbero state impreviste. Qualcosa di inaspettato c’è stato in effetti. Sabato, prima della semifinale di Coppa Italia, uscendo dalla camera inizio a sentire una specie di formicolio alle gambe, ero da solo e mi è venuto un sorriso da vero ebete, perché non avevo lontanamente previsto che potessi essere così contento di andare a giocare una partita di pallavolo dopo due settimane fuori. E’ stata una figata capire che fossi più elettrizzato e galvanizzato di quanto pensassi.

E ieri tutti a domandarsi se ci si aspettava di vincere di nuovo… io questo non lo so, so che volevamo vincere; ma non sempre quando vuoi vincere alla fine hai la meglio. Io non so se fossimo i favoriti, se tanti si aspettassero che avremmo vinto, se altrettanti che avremmo perso;

so che alla fine abbiamo vinto;

so che è stata dura arrivare in finale,

so che vincere la semifinale è stato adrenalinico,

so che vincere la finale di Coppa Italia è stato pazzesco,

so che alzare la Coppa tutti assieme è gioia pura,

è un istante ma è immenso.

So che ho una grande società, uno staff tecnico e medico, dei mitici compagni di squadra e un’ondata di irriducibili gialloblù da pelle d’oca con cui aver condiviso quell’istante immenso.

Oggi so solo una marea di cose molto belle.

Teo

10 pensieri su “Un istante immenso”

  1. La vita è fatta, anche e per fortuna, di istanti immensi. Non sempre necessariamente belli. Ma ieri è stato bello, per cui tieni strette le cose molto belle che sai oggi. Tieni stretto il duro, l’adrenalinico, il pazzesco e il puro.
    Tramite Voi, l’abbiamo vissuto anche noi.
    Grazie.
    #nsls

  2. L’imprevisto, in fondo, è quel 50% di probabilità che non consideriamo, perché siamo umani, perché non possiamo vivere contando tutte le possibilità col pallottoliere. Anche solo per una questione di “ingombro” mentale.
    E il valore stesso di un obiettivo raggiunto non si pesa, per fortuna, in base alle quotazioni attribuitegli preventivamente da noi stessi o da altri. Si quantifica e si qualifica con il modo di raggiungere quell’obiettivo – tanto, tantissimo duro lavoro -, con le emozioni – le vostre in campo, le nostre riflesse – e la voglia di condividerle. Grazie, e complimenti a te, a tutti voi!

  3. Ciao,sono la mamma di una ragazza che gioca (divertendosi molto) a pallavolo.
    Prima che lei praticasse questo sport, non lo conoscevo affatto..poi, mi ci sono
    avvicinata ed ora, pur senza alcuna capacita’ tecnica, riesco a capire gli errori
    e dare qualche piccolo suggerimento.
    So cosa significa rinunciare a qualche divertimento, lo comprendo e.. lo ammiro!
    Abbiate cura del vostro fisico e gioite di tutte le soddisfazioni che fanno di un gruppo..una squadra!Noi a volleyland c’ eravamo..Ci avete entusiasmato, fatto sorridere e gioire..Avanti tutta, ragazzi!

  4. Ciao Matteo! Mi dispiace per questo tuo problema alla schiena!!????Ma sono sicura che ti rimettersi presto in sesto e che tornerai a giocare più forte di prima, pronto per affrontare più carico che mai i mitici giochi olimpici! Vai alla grande come sempre!!Rio ti aspetta! ????Un grande abbraccio!????

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MATTEO PIANO


Il mio saper essere me stesso è la mia chiave di svolta.